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Le malattie neurodegenerative hanno connotazioni comuni a più soggetti, ciononostante, ogni terapia dovrebbe avere valore esclusivo, soggettivo, personale perché unica e sola è la persona colpita dalla malattia. La migliore opportunità è data dalla modalità associativa, in grado di sposare in maniera efficace le sollecitazioni cognitive a quelle motorie, con una evidente riduzione dei disturbi comportamentali ed un miglioramento della qualità della vita. In questi termini, soprattutto in presenza di deficit cognitivi, assumono un grande valore le forme di animazione, utili a mantenere il paziente in un determinato luogo, ad attirarne una pur labile attenzione, a motivarne l’esecuzione di attività. Il recupero delle informazioni implicite associato al movimento funzionalmente concepito, consentono il recupero di prassie ideative e memorie procedurali.
Indice
- Introduzione pag.5
- L’intervento motorio nella gestione del problema comportamentale pag.6
- Principi generali dell’azione riabilitativa pag.7
- La perdita di competenze pag.8
- Modalità implicita pag.9
- La concezione funzionale del movimento pag.9
- Esercizio fisico e funzioni cognitive pag.11
- Esercizio fisico come neuromodulatore pag.12
- Accompagnamento nelle attività pag.13
- L’azione quotidiana pag.14
- Lo svago al di fuori delle mura domestiche: le attività in gruppo pag.16
- La terapia in studio pag.17
- Il lavoro combinato tra le mura domestiche pag.21
- Osservazioni a margine pag.23
- Bibliografia pag.25
Abstract
Le malattie neurodegenerative hanno connotazioni comuni a più soggetti, ciononostante, ogni terapia dovrebbe avere valore esclusivo, soggettivo, personale perché unica e sola è la persona colpita dalla malattia. La migliore opportunità è data dalla modalità associativa, in grado di sposare in maniera efficace le sollecitazioni cognitive a quelle motorie, con una evidente riduzione dei disturbi comportamentali ed un miglioramento della qualità della vita. In questi termini, soprattutto in presenza di deficit cognitivi, assumono un grande valore le forme di animazione, utili a mantenere il paziente in un determinato luogo, ad attirarne una pur labile attenzione, a motivarne l’esecuzione di attività. Il recupero delle informazioni implicite associato al movimento funzionalmente concepito, consentono il recupero di prassie ideative e memorie procedurali.