In origine, tre furono i principi enunciati dal dott. Still:
- Il corpo possiede in se stesso i mezzi di autoregolazione, in particolare attraverso i canali della nutrizione e dell'eliminazione.
- Se questi canali sono ostruiti o ristretti viene a mancare la regolazione, compare la disfunzione e poi la malattia. Queste ostruzioni sono dovute ad alterazioni strutturali, in particolare a livello delle articolazioni ossee.
- Tutto l'organismo costituisce un'unità e un'azione sulla struttura si può ripercuotere a distanza di tempo dalla sua origine.
Successivamente, con le nuove scoperte, ne sono stati aggiunti altri. I più importanti, largamente accettati all'interno della comunità osteopatica, possono essere riassunti in sette punti:
- Il corpo è una unità.
- La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlati.
- Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione (omeostasi).
- Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando i cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia.
- Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute.
- Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo.
- Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia.
Questi principi non sono ritenuti dagli osteopati essere leggi scientifiche, né contraddicono i principi medici; sono insegnati come fondamenti della filosofia osteopatica riguardo la salute e la malattia.