Una disarmonia statico-cinetica è l’espressione di uno “squilibrio” morfologico e motorio proprio di una persona: pur non sconfinando nell’area patologica, ha tutti i presupposti per creare una disarmonia del gesto ovvero dell’apparato locomotore, posturale, biomeccanico, ecc. .
Le forme disarmoniche, in rapporto ai settori che investono, possono sorgere:
- nel campo prettamente meccanico del movimento, con espressioni morfo-funzionali che investono il soma e l’apparato locomotore;
- nel campo neuro-psicomotorio;
- nel campo dell’ergonomia (capacità inferiori allo standard nel sostenere uno sforzo fisico imputabile ad handicap dei meccanismi biochimici o metabolici);
- nel campo omeostatico della motricità (capacità inferiori allo standard nel sostenere uno sforzo fisico imputabili a squilibri neuro-vegetativi).
Per prevenzione si è soliti intendere quella particolare attività volta a far sì che possa essere evitata l’insorgenza di malattie, favorendo il radicamento di uno stato di sempre maggiore benessere.
Importante, può essere di triplice natura:
- primaria, che consiste nella identificazione di elementi che potrebbero determinare l’insorgere di malattie;
- secondaria, che consiste nel riconoscimento della malattia già insediata nell’organismo;
- terziaria, che consiste nella cura di malattie già palesemente manifestatesi.
La prevenzione motoria, pertanto, senza equivoci, consiste in:
- svolgimento di un’attività motoria atta ad evitare che abbiano luogo eventuali perturbazioni nell’area del motorio, tali da poter condurre a consolidare eventi negativi per il benessere fisico;
- messa in atto di strategie per evitare cambiamenti qualitativi e quantitativi normo-funzionali del repertorio delle capacità motorie di una persona;
- applicazione della scienza del movimento nel rispetto delle leggi auxologiche volte ad evitare che abbiano luogo tutte quelle limitazioni funzionali del motorio tanto nella componente meccanico-motoria, quanto in quella correlazionale ed omeostatico-motoria, spazio-temporale, psico-motoria (rapporto tra movimento progettato e risultato ottenuto), operativa (coscienza ed apprendimento del movimento), pedagogico-motoria, ecc. .